sabato 17 novembre 2012

DER KAKATONEN ARANCIONEN

























"La bruttezza di un oggetto è la condizione preliminare del suo moltiplicarsi su scala industriale".(Nicolás Gómez Dávila).

"Der Kakatonen Arancionen und Lunkomaren".
Sogno o son desto, per un incubo kafkiano in rive gauche, e lungomare, col sol dell'avvenire che s'infrange sullo scempio dell'essere, sic et lung, ora e sempre, spergiuro arancione di Sindaco coccozzaro, di più cazzaro, alla dinamicità e plastica bellezza della linea di costa e delle chiome spumose del Golfo, ad infrangersi sul kraken di cemento (per carità è rimovibile, a tempo determinato!), sfoggio muscolare di abissi del pensiero e kitch, per expo-sizioni mediatiche e folcloriche, gemellaggio in bandana e meneghino.

Il Maire non bagna Napoli, e mal digerisce la sua classica bellezza, l'affronta, l'affonda, offende, ne smembra il senso: prima chiudendo arbitrariamente e contra ius il Lungomare (a sua detta "Libbberandolo") poi pedonalizzando una via, la Caracciolo (di ben sei chilometri), trait d'union tra i bacini collinare di Posillipo e del Centro Storico, con una semplice ordinanza sindacale (ed in barba ai regolamenti ed ai piani del traffico e quello regolatore), infine organizzandovi su il suo personale circo barnum, la sua linea maginot da inventare e reinventare, tra baffi di scogliera abusivi e da rimuovere per Coppe Ammericane (ed il nuovo Sovrintendente Cozzolino ha recentemente tuonato contro la mancata ottemperanza dei vincoli a tutela), pizza festival, mandolini, putipù, piste ciclabili-inciclabili, clown di strada e sport village da fiera paesana, abusivismo ed illegalità spicciola, bancarelle e pizzicagnoli, ed infine anche il kakatonen arancionen per inaugurare la liason coll'arancione meneghino, il bel Pisapia, venuto a Napoli in pace per sponsorizzare l'Expo 2015 de Milàn. 

Altra bella piaga, l'Expò, un'idrovora di pubblico denaro, a cascata riversatosi in rivoli cementiferi per ingrigire le periferie metropolitane, per ingrassare le panze dei cummenda, dei politicanti, dei palazzinari gargantueschi, con volute e balenottere d'acciao a sbuffare, nel meriggio di cattedrali in deserto, spreco e relitti da impacchettare per i posteri, per le generazioni perdute, come i suoli agricoli riconvertiti  a forza di leges ed ordinanze a cemento-armato: e ci si arma davvero, contro sviluppo e futuro, contro volano e speranza. Miriadi di capannoni derelitti, costruzioni cieche come orbite senza volto, industrie in dismissione, eppure il cemento non concosce intoppi, è fiorente mercato dove si scambiano favori e appalti, voti e mazzette, clientes e papponi, marpioni e piranhas.

"La collaborazione con Napoli sarà importante, promette il ciuffo di Pisapia,  perché l'Expò sarà una vetrina delle eccellenze del nostro paese: sono già 108 le adesioni internazionali, un record rispetto alle passate esposizioni universali. Lavoreremo insieme perché l'evento sia volano di sviluppo per le nostre città".  Che qualcuno spieghi all'Arancione del Nord che a Napoli già da alcuni lustri abbiamo la nostra bella periferia lunare, con cattedrali di cemento ed alveari d'inedia e malavita, polene gonfie al vento come vessilli di lemuri bianchicci: scheletri e scampoli d'umanità resistente, in quel di Scampia e le sue Vele.
"Ed è subito serra". E noi chiusi dentro.


Guai a voi anime Pravde! Che nessun fermi il progresso, il Sol, l'Avvenir e la rivoluzione cremisi che avanza su scala nacional, solcando le acque tempestose dal Po al Sebeto: ma che qualche anima pia avverta pure il nostro Gigginobello, il Rivoluzionario Imbandanato, che di kakatonen d'abbattere in quel di Partenope ne abbiamo a iosa, e di costruirne altri, e in riva al mare, non è proprio cosa. O forse che sia creazione e scultura d'arte e contemporanea, come il "medio" di Cattelan, puntato stavolta contro il l'attonito sguardo della bella Sirena, a rischio di cecarne l'occhio come fosse Polifemo?

Ai posteri l'ardua scemenza.




1 commento:

Anonimo ha detto...

Ma non si puo' leggere sta cosa. Ma a chi è diretta ? A De Magistris? A Pisapia? Ma non avete niente di meglio da fare durante il giorno che scrivere set cazzate?? Ma beati voi...