giovedì 2 luglio 2009

Le Golpe del Papi:

"No, tranquilli il nostro non è un Paese normale. Non siamo xenofobi, non siamo razzisti. Siamo in pieno svluppo, la crisi non ci tocca. E poi ci vuole ottimismo! L'ottimismo è il profumo della figa! Il lavoro abbonda, le mafie sono un lontano ricordo, le città sono sicure, i treni arrivano in orario e la politica è pulita come il cesso di Buckingam Palace. Meglio lasciar perdere quello di Palazzo Grazioli, troppa folla negli ultimi tempi.
Siamo un Paese normale, civile e democratico.
Questo nei sogni di un bambino rifatto, coi tacchi ed i capelli in pelo di gnu.
Ma facendo il punto della questione, sarei portato ad assumere un curioso atteggiamento verso questo Governo di gentiluomini e gentildonne. Sarei quasi portato a desiderare un Golpe. Sissignore, un bel Golpe in piena regola. Coi carri armati, l'esercito, le fanfare e la Marina con gli ottoni belli lucidi, tutta schierata in porto. Vorrei che prendessero a cannonate Villa Certosa. Che radessero al suolo Milano 2, 3, 4, ecc.ecc. Che abbattessero le antenne del Tappo di Cerume con missili terra-aria. Vorrei in definitiva, che qualcuno cancellasse la vergogna di quell'uomo e dei suoi consimili. Ma senza spargimenti di sangue. Solo una pallottola, per il Capocomico. Un pallettone grosso come un tomahawk, tutto di sale, che lo colpisse nelle pudenda una volta per tutte. Perchè visto dove ha il cervello il nostro Berluscaz, sarebbe l'unico modo per mettergli un po' di sale in zucca".

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