mercoledì 2 settembre 2009

Versetti satiriaci:

"Il gaio e retto Cavaliere,
con le tette e col sedere,
tra una cena, un ballo e il letto,
mai lo videro al Gabinetto;
lui amoreggia con donzelle,
giovani, eleganti, nonchè belle:
se la spassa con chiunque,
basta che si arrivi al dunque,
e delle Ragioni di Stato,
se n' è fatto poi ragione,
basta che si sia goduto.
"Perchè mai dovrei patir,
di vecchiezza i pii grigiori?
Non è meglio che si ciuli,
per chetar del mio desìo,
i frenetici bollori?".


"Satiro? Se mi tira!".

Nessun commento: