giovedì 13 novembre 2008

Il Venerabile Silvio: L'amico degli amici è pure amico mio...

E veniamo ad anni più recenti, quando Silviuccio era già in campo sceso (già che c'era non poteva scendere un altro pò, così si trovava direttamente al camposanto?): siamo al 1997, con la Commissione Bicamerale per le riforme costituzionali del Baffino D'Alema, quello sinistrato più che di sinistra, lo stesso che Moretti pregava di reagire alle bordate di Berlusconi ("Per Dio, dì qualcosa di sinistra, parla, reagisci, dì qualcosa...anche non di sinistra, ma parla!") E come risponde il compagno Baffino? Ma ovvio, allargando le braccia al figliol prologo(nel senso che quello era solo il prologo di ciò che ci aspettava negli anni futuri grazie a Berlusconi e ad una opposizione in coma diabetico). Dio mio, D'Alema! Signore perchè? Perchè?
Ma veniamo alle dolenti note, della sinfonia Silvius Irae, quella che distrusse i pilastri della Costituzione Italiana pezzo dopo pezzo.
Il piccolo Nanoleone, non contento di quel che era riuscito ad ottenere attraverso il controllo di quasi tutto ciò che gli potesse dare visibilità e potere mediatico, ecco che si accinge a muovere la sua gioiosa macchina da guerra contro il Lato Oscuro, o meglio Rosso: quello delle Toghe Rosse, tribù di indigeni stranamente legata ai valori di figure apotropaiche e pagane, che affondavano le loro radici mitologiche nella notte dei tempi. I cosiddetti Padri Costituenti, che agli albori della Repubblica Italiana pensarono bene di dotare il Belpaese di anticorpi costituzionali, liberali, socialisti ed antifascisti, ma che Re Silvio ritiene un inutile retaggio para-feudale, una vetusta espressione di una civiltà estinta, al pari di quelle precolombiane. Il primo tassello da sostituire in questa nuova concezione della politica e degli organi statali a misura d'uomo (o bambino, viste le dimensioni del nostro) è ovviamente la Magistratura magistra Silviae, nel senso che Nanoleone non vuole che i giudici si permettano di bacchettarlo quando commette delle piccole marachelle, che enfaticamente si definiscono reati, cioè atti e fatti contrari ad un ordinamento penale costituito e democraticamente imposto dalla volontà del popolo attraverso organi rappresentativi eletti all'uopo. Quindi, come prima cosa bisogna mettere un bavaglio a questo proliferare di Toghe Rosse, membri occulti del Mil-cul-pop sovietico e fomentati da una certa stampa stalinista contraria ad una politica limpida e liberista come quella propugnata dal nostro Calvin-nano. Come attuare questa profonda e pregnante riforma? Ovvio, sfogliando ancora una volta l'album del Venerabile di Famiglia, quel Piano di Rinascita Democratica di Padre Gelli, confessore preferito e consigliere oscuro di Nonno Silvio (già, il giovane e gaudente Berluschino è anche nonno, sarà per questo che va d'accordo con il vecchio Maestro?): ed ecco prendere forma dalla nebbia degli anni passati la riforma della magistratura in tutto il suo splendore. Come primo passo, separazione definitiva tra i ruoli di magistrato inquirente e magistrato requirente, cioè tra p.m. e giudici, con la auspicata subordinazione del primo alla Voluntas Sua, cioè del Venerabile Silvio, e per traslatio del Governo: il controllo totale, praticamente l'Unto e Bis-unto che diviene Trino e La-trino. Ghè penzi mi! Forse qualcuno dovrebbe spiegare all'invasato che questo paese lo sta solo governando (malino, direi) e non l'ha comprato su E-bay...ma tant'è, l'uomo che gode di un complesso di superiorità, e che si paragona al Figlio dell'Altissimo (non di Pippo Baudo)ha appetiti ben più voraci dell'italiano medio e microdotato, che si compra il suv per sfoggiare almeno un qualcosa di enorme sotto al culo, si imbottisce di coca per tirare avanti (o tirare e basta) e di viagra per tirarlo su all'occorrenza (solitamente per eccitarsi da solo guardando il suo portafoglio gonfio, oppure lo scroto sgonfio). Oltre alla separazione in casa di Sandra-P.M e Raimondo-Giudice, il piano dell' (Au)Gelli del malaugurio prevedeva anche la responsabilità del Consiglio Superiore della Magistratura, organo autonomo ed indipendente, nei confronti del Parlamento: Parlamento che il Tappo di Cerone tratta ormai al pari della sua Colf filippina, alla quale almeno paga i contributi, disponendo che le sue volontà superiori siano lì ratificate alla bisogna. A questo siamo ridotti! Erano meglio i Borbone, qualche palazzo storico ce l'hanno lasciato...Lui solo Ville in Sardegna!. Questo del controllo sula Magistratura, la cui indipendenza è assolutamente garantita dalla Costituzione del '48h, è un tema portante, che si ripete sovente nell'agenda politica di questi anni, fin dalla fine della Prima Repubblica, ed tuttora sinistramente attuale. Silvio c'è, ce ne accorgiamo ogni giorno di più. Il fatto è, che introdurre una responsabilità dei giudici verso il Parlamento sarebbe tecnicamente una subornazione del potere giudiziario a quello legislativo (nel nostro caso, a quello solamente esecutivo, cioè Suo, del Pelatone), e verrebbe perciò a cadere uno dei pilastri base su cui si poggia la separazione dei potere statali di stampo illuminista e liberale: una modifica del genere dovrebbe essere approvata con i modoi e i tempi delle riforme costituzionali. Il Venerabile immarcescibile, l'eremita di Villa Wanda, sulle colline aretine, sostiene che le coincidenze non sarebbero casuali. Ma và? Ed io che pensavo ad un incredibile, spropositato, pazzesco colpo di Fortuna! Per non dir di peggio...
E secondo voi tutto quello che si è verificato i questo dannato, sfortunato ed ipocrita Belpaese è frutto di un asemplice innocua coincidenza? Siamo seri, e soprattutto svegliamoci! È stato ipotizzato che l'attuazione possa essere stata facilitata dalla mancata epurazione degli iscritti alla P2 nelle varie istituzioni pubbliche (fatta esclusa per la magistratura e, udite, udite, Democrazia cristiana!). Di prove ve ne sono in abbondanza, basti pensare ai Tre Piccoli Decretin (e cretini noi a vedere ancora i programmi di quel Biscione serpentesco)di legge sull'assetto radiotelevisivo (emanati tra il 1984 e 1985) e alla funesta Legge Mammì-salvami-il cù, per permettere a Fininvest e quindi al nostro Cielito-Silvio di trasmettere su tutto il territorio Nacional: pare che sianoo stati facilitati dagli iscritti della P2 presenti nel PSI oltre che dallo stesso Craxi, grande amico e protettore dell'Unto, che nei piani di Gelli era stato scelto come uno degli esponenti politici con cui prendere contatti per l'attuazione della Rinascita. Rinascita che il Nostro Berluskaz sta partorendo da una quindicina d'anni a questa parte, nel silenzio delle televisoni tutte e di buona parte dei giornali (suoi o degli amici): come si dice? Un uomo solo al comando, mentre noi continuiamo ad affogare nella merda fino al girocollo (sì, sta venendo l'inverno e sarà molto freddo, copritevi!). Sintonizzatevi ancor...

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