Assesoroscopo per Bernardino Tuccillo Assessore al Patrimonio e Personale
Napoli, città verticale, formicaio dove le case s'incollano le une alle
altre, il tufo si fonde col cemento, il cemento preme, il suolo si
sfalda, fiumi carsici magnano e rosicano le fondamenta, come denti di
zoccole arruffate.
Un bel patrimonio da gestire, soprattutto sul
versante pubblico: il Comune ha da sempre il problema dei fitti passivi
(molti sprechi irrazionali) e di quelli attivi (dove riscuote poco, i
canoni non vengono indicizzati, le risorse sperperate).
E l'ex
sindaco di Melito è partito lancia in resta, verso una dismissione
forzata degli immobili in eccesso, o non gestibili per costi e
noncuranza; atto dovuto, per carità, peccato che nell'elenco degli
immobili pubblici possano rientrarci (per mera svista, s'intende) anche
siti di storico interesse, come la casa di Giuseppe Moscati, in via
Cisterna dell'Olio, pieno centro antico. Per la serie “ci vorrebbe un
Santo in Paradiso”, e manco quello abbasta più, oramai.
Resta
il problema del Bel Romeo: tra Insulae che non ci sono, e che mai ci
dovranno essere, perchè appaltare a concessione il patrimonio del Comune
ad un soggetto come Romeo Alfredo, ben conosciuto nelle procure di
mezza italia, è cosa capziosamente fuori dalla ragione (sociale e non
solo), gestione del patrimonio immobiliare e dei fitti passivi sotto
lente archimedea in vista di scadenza, e dismissioni forzose imposte
dalla spending review governativa, a dicembre si prospettano momenti di
gloria per il Tuccillo nostro.
Mancano solo 24 giorni alla
scadenza del contratto con la Romeo Gestione: il bell'Alfredo compra
pagine su pagine sulla stampa locale per sbandierare la sua presunta
efficienza e capacità manageriale (ed in efftti la sua l'ha dimostrata,
avendo per le mani i patrimoni immobiliari di ministeri, di città e di
partecipate comunali), una competenza di gestione da "top level",
mentre abbasta un giro nelle contrade, terre di mezzo e di nessuno,
delle residenze popolari post telluriche, per toccare con mano lo stato
di degrado, abbandono, fatiscenza ed emarginazione.
Arrivano i
fogli di sfratto per le famiglie delle Vele a Scampia, rimane sul
tavolo del Tuccillo il contratto della Romeo: che si fa, si proroga
oppure no?
Allo studio tre diverse opzioni:
1)l’esternalizzazione con la realizzazione di una gara internazionale;
2) l’utilizzo della convenzione Consip (che comprende molti dei servizi
che si intendono esternalizzare ma con ribassi considerevoli);
3) l'affidamento ad un organismo istituzionale come lo Iacp (Istituto autonomo case popolari);
Successivamente al confronto in giunta, sarà sottoposta alla
Commissione Consiliare la soluzione adottata. Per quel che concerne i
fitti passivi, l’assessore si sbilancia, annunciando che anche grazie
alla dismissione immobiliare, e secondo una stima realizzata per
difetto, si prevede un abbattimento totale del 30 % dei fitti passivi
entro fine 2012.
E Romeo continua a "vendere" in conto Comune gli
alloggi residenziali, con il principale intento di appianare i suoi
personali crediti verso il Comune (del resto aveva pronte le cartuscelle
ingiuntive per una cinquantina di milioni, col Comune che invece di
resistere in giudizio, proponendo a sua volta un conteggio dei crediti
vantati VERSO la Romeo, ha deposto immantinente le armi).
Ma
il caro Assessore, impelagato tra incontri di Giunta, sedute del
Consiglio, carte bollate, ricchi premi e cotillones, trova financo il
tempo per una querela da sporgere "senza indugio, per diffamazione
aggravata" contro giornalista e direttore responsabile del periodico
online "ladomenicasettimanale.it”; vicenda grottesca, dato che, seppur
vero che il codice penale norma diffamazione e tutele collegate (ed in
tal caso Bernardino Tucci-Tuccillo può sporgere querela contro i
soggetti "incriminati", l'estensore dell'articolo ed il direttore della
testata medesima) non si comprende come all'Assessore sia venuto in
mente di querelare anche un terzo soggetto, Domenico Lopresto,
segretario dell' "Unione Inquilini Napoli", reo di aver soltanto
ri-pubblicato l'articolo incriminato sulla sua "bacheca" di FaceBook
( http://ladomenicasettimanale.it/index.php/77-archivio/notizie/143-tuccillo-chi).
Si resta basiti, spetterà adesso ad un magistrato sciogliere lo gnommero-cortocircuito venutosi a determinare.
Tra dismissioni, tagli al personale, stipendi da congelare (per un
risparmio di circa 6 milioni di euro annui), dipendenti da sorvegliare
(attivo un nucleo di vigilanza interno per la valutazione dell'operato
degli amministrativi, che non poche critiche s'è attirato, anche dai
sindacati di categoria), affitti da riscuotere (il Comune vanterebbe un
credito anche da alcuni partiti politici per mancato versamento di
canoni immobiliari, valore circa 1 milione di euro), cimiteri da
costruire (a Napoli presto il forno crematorio comunale), è anche
normale che uno si distragga, ritrovandosi nel proprio staff Dario
Montefusco, figlio di Giuliana Visciola, direttore gerale alle politiche
sociali del Comune, no?
Ma è mera distrazione, basta
spiegarsi: “I parenti di un amministratore devono per forza espatriare
per lavorare? Credo nel merito, nella formazione, nella selezione del
personale. Il resto è chiacchiericcio fangoso”. Tutto chiaro? Andiamo al
regolamento, qualche cavillo, codicillo, Tuccillo, dovrà pur esserci:
no, tutto regolare, dov'è mai scritto che un parente non possa lavorare
al tuo fianco, si parla pur sempre persone di fiducia, no? E chi non ha
fiducia nei propri (o altrui) figli!
Amore. Dismessi i panni
del seduttore seriale, il cuore lo affitterai alla persona giusta ad
equo canone. Attento allo sfratto improvviso, comunque.
Lavoro.
Sei in un periodo vulcanico, le valutazioni immobiliari alle falde del
Vesuvio stanno salendo.Non esitare a proporre le idee più pazze. Ma
quell'idea della pizzeria vicino il forno crematorio la rivedrei. O
almeno cambierei la pala per infornare.
Salute. Dovrai ridurre
le risorse interne, rischi che la tua cubatura aumenti in modo
esponenziale. Attiverai un programma di ristrutturazione per il periodo
post-natalizio, ma i tagli imposti al personal trainer, ti impediranno
di ritrovare il peso forma, e sarai registrato come “bene demaniale”.
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