lunedì 3 dicembre 2012
SALVE, SONO MATTEO RENZI...
Primarie. Ha perso Renzi, il candidato giovane, spavaldo, sicuro e figo. Praticamente, Bersani gli ha dato un calcio in "cool".
Appena saputo il risultato, Renzi ha chiamato il vincitore: "Ciao Mario, per Natale il solito loden?".
Poi ha fatto il numero giusto, ed ha beccato la segreteria del PD. Se n'è accorto dallo scazzo alla risposta.
"Torno a fare il Sindaco", ha detto a caldo, o come piace dire a lui, "quella cosa con finestra su Piazza Signoria, a scaccolarmi quando nessuno mi vede".
Perdere non è mai bello. Ma passare dalle copertine di "Chi" a "Chi l'ha visto?" sarà anche peggio.
"Sarò leale verso Bersani". E tornando a casa, ha dato uno sganassone ai suoi bambini.
Primarie finite, sarà Bersani il candidato Premier: "Profumo di sinistra". O è la merda del tacchino sul tetto.
Vince "l'usato sicuro" . L'elettore si sente più tranquillo, anche se quel catorcio ti costringe a fare rifornimento alla pompa del padre ogni due per tre.
Il segretario vince 60 a 40. Giusto le misure dell'urna contenente le ceneri della sinistra.
Bersani 2013: "Bere birra da soli all'osteria non sarà mai così figo come adesso".
Berlusconi si congratula: "Bene così. Per sfidare Renzi sarei dovuto passare dal pannolone al pannolino".
Comunque sia, una pagina politica da ricordare. D'Alema non si ricandiderà al Parlamento.
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