"Cercava la verità nella fica: e tutto quello che otteneva era di addormentarcisi sopra − dopo" (Ennio Flaiano).
Nessuna fiducia per lo Sviluppo, alla Camera son fioche le luci, che il margravio allunga le mani, alla recherche di sode alleanze, sodali pretoriani, col maggiordomo che ritira la fiducia in lavanderia, che il Capo s'è allargato: basta coi Monti, è tempo di Cayman, ancora una volta, una volta di più. Segnali crepuscolari di fumisterie incendiarie, per aggregati partitici in disfacimento, ma i barbari son lungi dal mollare, poltrone, prebende ed intrallazzi; "Morto Monti? Viva Monti!", col Segretaire Bersani ringiovanito dalle Primarie, chè di sinistra sente il Profumo, noi di Passera l'afrore, e pur non entrando "nelle dinamiche dei singoli partiti, come Italia dobbiamo dare la sensazione che il Paese va avanti" , la mota sale, gli interessi incalzano, il vuoto è anticipato, e la palude torna fluida e vaginale per il nostro E-rettile semi-ottuagenario.
Il pistòla è fumante, le bombe son armate, amate, la controffensiva del Cavalier Strangelove è pronta all'abbisogna: niet più maggioranza, tornano le maggiorate, i Governicoli son senza fiducia, la clava che impugnano è cartapesta, torna Re Carnascialone, i titoli son carta straccia, pioggerellina fitta di cotillons e coriandolons per mercati impazziti come lucciole contro lanterna; "Ave Caesar, Carfagna te salutat!".
E tanti saluti alla sobrietà in formaldeide, sui Monti è tornata la brina, il Paese è già pronto a dichiararsi ostaggio dei Alemagna- kartoffen: e sia chiaro che per il Nano Arcoriano siam pronti a pagare, purchè se lo tengano a Berlino, magari murandolo vivo, in attesa di mummificarlo, consegnandolo ai posteri, o al massimo al suo mausoleo egizio, quel cacaturo a firma Cascella.
Intanto, nell'attesa, innalziamo allo spread la nostra prece: "Goldman (Sachs) bless Italia!".
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