lunedì 30 marzo 2009
Grazie Silvio! ( ma puoi anche toglierti dalle palle adesso):
"Il Nano è vivo, evviva il Nano! Berlusconi mio sei proprio un pateterno, lasciatelo dire! Fatti coccolar un poco da noi tutti, tutti quelli che fino ad oggi non credevano nei miracoli; quelli che credevano ancora all'importanza delle parole, alla loro sacralità; quelli che rispettavano le regole perchè consci della necessarietà di una regola certa, della Legge, per poter vivere serenamente in società; quelli che ancora concedevano alla politica il beneficio del dubbio; quelli che credevano nella Costituzione e nelle sue Leggi Fondamentali; quelli che credevano di avere una chance ancora di cambiare questo cazzo di mondo. A tutti noi, tu Silvio nostro che sei nell'azzurro dei padiglioni, e nei cieli del PDL, hai dato la prova più grande, quella con la P maiuscola, della tua immensa scaltrezza e sagacia politica: perchè a noi tutti, per l'ennesima volta, hai ricordato che sei un figlio di buona donna della peggior specie, una signora zoccola colla coda annurecata (le vecchie zoccole hanno sempre le code più spesse ed intrecciate)! Grazie Silvio per aver finalmente confessato che il tuo immondo partito di nani e ballerine, prescritti e condannati è stato partorito, concepito da quella scaltra capoccia social-tangentista, da quella vecchia volpe di zio Bottino Craxi, che almeno ha avuto il buon gusto di rimanere calvo come mamma l'aveva fatto e scapparsene ad Hammamet per evitare le manette. Grazie Silvio, di aver fatto sprofondare l'Italia sempre di più; grazie per esserti arricchito alla faccia del tuo stesso popolo; grazie Silvio per essere un mafioso, di avere amici mafiosi (Mangano, peccato che sei morto, vedessi il tuo ragazzo che strada ha fatto! Dell'Utri, non t'offendere, che si dà la priorità ai morti)) e di essere tutt'ora in odor di mafia (ci voleva un ponte per capirlo?); grazie per non aver mai detto dove cazzo hai preso i quattrini per divenire ciò che sei; grazie Silvio di aver avvelenato ancora di più la vita politica italiana; grazie Silvio di averci incantati tutti da quindici anni a questa parte; grazie per essere il mediocre di successo più ricco che si sia mai visto in questo paese; e grazie soprattutto per aver ripristinato un regime che funziona, di aver superato i tuoi maestri (Gelli ancora non ci può credere): per tutto questo, Silvio, hai vinto il premio più ambito, tu che sì caro sei anche al nostro Santo Papa, Maledetto XVI: un biglietto di sola andata per il Paradiso, perchè ricco come sei, riuscirai a corrompere pure San Pietro. Ciao Silvio, spero che tu parta presto e senza indugio alcuno, e che ti ricorderai sempre di noi, perchè noi di te non ci scorderemo mai: che le nostre preghiere ti confortino nel trapasso, perchè il tuo trapianto nel regno dei cieli sia indolore e rapido come quello dei tuoi peli sul capo. Ciao Silvio, raggiungi il tuo Dio, e salutame a soreta".
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