giovedì 20 settembre 2012

LE DIECI DOMANDE A DE MAGISTRIS















 

 

 

 





1. Signor Sindaco, come principale atto politico, lei ha dichiarato più volte di aver liberato il Lungomare: forse intende averlo liberato dai cittadini, dalle norme, dalle regole e dal buon senso, in spregio dei vincoli paesaggistici, storici e dei piani di traffico e della viabilità, declassando Via Caracciolo da “strada primaria”, ad isola pedonale? Forse intende averlo liberato dagli abusivi, e dall'occupazione illegittima di pubblico suolo?


2. Durante la campagna elettorale del 2011, lei ha tuonato più volte contro “il “consociativismo trasversale” del bassolinismo d’antan, richiamando la cittadinanza ad una rivoluzione democratica. E’ lo stesso consociativismo che l’ha portata ad inserire uomini della vecchia nomenclatura partitica nella sua Giunta “rivoluzionaria”?



3. Signor Sindaco, nei suoi proclami politici ha più volte affrontato i temi cruciali dell’ambiente e della riqualificazione cittadina, in primis la bonifica dell’ex area Italsider di Bagnoli, con la definitiva chiusura della “Bagnolifutura s.p.a.”. Forse per bonifica intendeva sostituire i “vecchi” C.d.A. delle partecipate partenopee, con nuovi elementi nominati direttamente dalla Sua Giunta? Cosa è cambiato rispetto alla precedente amministrazione?



4. Se la Sua volontà era di “Riorganizzare la struttura amministrativa del Comune avendo come obiettivi efficacia, efficienza, trasparenza e partecipazione dei cittadini al procedimento amministrativo”, come spiega dopo un anno la mancata riorganizzazione della medesima macchina comunale? Come si spiega che il numero delle aziende partecipate del Comune, ad un anno dalla Sua elezione, non sia sensibilmente diminuito, con i costi per stipendi, benefits, e prebende rimasti praticamente inalterati? E come si spiega che i costi degli staffisti di Sindaco e Giunta siano lievitati fino alla cifra iperbolica di due milioni di euro?



5. Signor Sindaco, Lei ha dichiarato più volte che la “trasparenza” è una caratteristica essenziale della Sua azione amministrativa: come si concilia tutto ciò con l’allontanamento o le dimissioni forzose di elementi importanti della Sua Giunta, quali il Prof. Realfonzo, ex assessore al Bilancio, il Dott. Narducci, ex assessore alla Legalità, o dirigenti di sicura competenza, come il Dott. Rossi, ex Presidente di ASIA? Sono Suoi errori di valutazione, oppure tali elementi non hanno avallato alcune scelte non chiarissime da parte della Giunta?



6. La crisi economica ha fortemente ridotto le risorse destinate agli Enti Locali, Comuni in primis, da parte del Governo: una doverosa politica di austerity imposta che mal si concilia con la sua azione dirigista improntata alla realizzazione di sfarzosi “Grandi Eventi” sul territorio cittadino. America’s Cup, Stadio del Tennis, eventi sportivi senza soluzione di continuità sul c.d. “Lungomare Liberato” (da cosa non è ben chiaro): e’ questa la Sua unica politica amministrativa per il rilancio della città?



7. Signor Sindaco, è vero che suo fratello, Sig. Claudio De Magistris, manager ed organizzatore di eventi, che in passato più volte ha lavorato, retribuito, organizzando eventi culturali per il Comune, adesso lavora per il suo staff senza percepire stipendio, in qualità di “volontario”? Ci può dire quali norme prevedono l’impiego d’una figura così atipica nella P.A.? E quando collabora gratuitamente, a che titolo svolge le sue mansioni, in qualità di manager privato o volontario pubblico? Ed è vero che alcuni dirigenti comunali attualmente prestano la propria opera da volontari, similmente a Suo fratello?



8. E’ vero che Lei vuole porsi come interlocutore politico su scala nazionale? E come si concilia una tale visione ben più amplia, con la costituzione di grandi movimenti elettorali di massa, con la governance specifica e gravosa di una realtà cittadina complessa come Napoli? Da molte parti la accusano di voler sfruttare il palcoscenico offerto dalla città, per catapultarsi su ribalte politiche di ampio respiro, senza aver prodotto nessun cambiamento reale nell’azione di rilancio amministrativa.



9. L’istituzione di vaste aree di Z.T.L. (zone a traffico limitato) su tutto il territorio cittadino ha snaturato la stessa concezione di mobilità metropolitana: la maggioranza dei cittadini napoletani si sente “in trappola” nei propri quartieri, subendo decisioni calate dall’alto con piglio autoritario e non concordate democraticamente con la cittadinanza o con le Municipalità interessate. E’ questa la Sua idea di democrazia e di partecipazione alla vita pubblica?



10. Signor Sindaco, Lei utilizza compulsivamente il termine “rivoluzione” per designare la sua azione amministrativa, abusandone sovente sui media cittadini e nazionali, sui social networks e sulla carta stampata. Di certo e’ abbastanza rivoluzionario accentrare su di sé una ben cospicua quantità di deleghe, tra cui quella ai “grandi eventi”, alla “comunicazione e promozione dell'immagine di Napoli”, alla “protezione civile”, ai “grandi progetti e finanziamenti europei”, alla “polizia urbana”, ai “beni confiscati”, alle “politiche anticorruzione antiracket e antiusurai, “alla sicurezza e videosorveglianza”. Non crede che sia eccessiva come responsabilità gravante sulla sua persona?




Gentile Sindaco, risponda.

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