lunedì 2 marzo 2009

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"Franceschini, il vice dell'ex boss del PD, o meglio il futuro ex leader del principale partito di "posizione" (la loro, che puntano a mantenere il potere e le poltrone il più a lungo possibile, e bisogna pur capirli) ha finalmente alzato la capoccia zazzeruta, che prima utilizzava per separare le lettere P e D dal simbolo della sua nuova armata Brancaveltroni, dichiarando a Bari, in un congresso alle cime di rapa, che il PD sarebbe stato il primo a votare un decreto per arginare la prima emergenza del paese, che non è risolvere la crisi della sinistra e nè trovare un buon dietologo per Fassino, ma dare finalmente una speranza ai milioni di precari che ogni giorno scendono a lavorare, non avendo la benchè minima certezza di ritrovare il posto di fatica l'indomani mattina; migliaia di giovani strangolati in una morsa ricattatoria senza precedenti nella storia di questa nazione, asfissiati da mini-contratti semestrali a scadenza circadiana, un girone d'inferno per chi non ha la forza contrattuale per dettare le giuste condizioni, un ricatto autorizzato ex lege, a cui nessuno, neanche la tanto indaffarata sinistra (a pestarsi i PDiedi a quanto pare) ha pensato bene di metter mano. La fame conviene, la fame li fortifica: chi detiene le leve del potere consolida il proprio status quo; chi entra nel mondo del lavoro senza una solida realtà economica e familiare alle spalle è tagliato fuori dal gioco ancor prima di incominciare. Come giocare a Monopoli sapendo che Parco della Vittoria col cazzo che te lo comprerai, neanche te lo faranno vedere dal cancello protetto e controllato a vista da dieci guardie armate come Rambo III per due. Un paese a rischio collasso, migliaia di cassintegrati che prima avevano l'orizzonte sereno d'un posto fisso, e adesso si trovano gettati in un calderone fumante di globalizzazione ribollente; giovani laureati che s'avvedono improvvisamente che il tanto sudato pezzo di carta è buono soltanto per arrotolarselo nel didietro, dato che lo stampano solo in carta rigida a quanto pare. Una catastrofe annunciata, le trombe del Dies Irae che suonavano sommesse nell'ombra di un declino preconizzato da tempo, perchè senza regole atte ad imbriglare un capitalismo globalizzato e selvaggio, senza paletti statali prefissati, e senza regole atte a giocare pulito, era chiaro che il Mercato sarebbe saltato come il Fantacalcio gestito da un Moggi qualsiasi. Adesso al timone abbiamo Tappo di Cerone, la persona meno indicata a gestire una catastrofe: nel duemilauno lo eleggono plebiscitariamente e cadono le Torri Gemelle, ma lui sorride; nel duemilaotto lo rieleggono e scoppia la più grande crisi economico-finanziaria dal '29, ma lui continua a sorridere. Vorra pur dire qualcosa no? Possibile che siano solo coincidenze? Un consiglio agli elettori berlusconiani: non lo votate, per favore, e non perchè sia un piduista, corrotto, corruttore e in odor di mafia, ma per un motivo d'una chiarezza lapalissiana. BERLUSCONI PORTA SFIGA! Ormai anche ai gatti neri gli si rizza il pelo quando lo vedono...anche alle modelle se è per questo, ma questa è un'altra storia".

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