sabato 28 febbraio 2009

Brunetta, l'omino in bianco:

"Brunetta. Ha la faccia di uno che non copula da tempi immemori, forse perchè non riesce a saltar sul letto, chissà. Fa quasi tenerezza, con le sue gambette da Topo Gigio, il nostro minestrino della Pubblica Disfunzione. Non vincerà mai il Nobel per l'Economia, ma se esistesse il premio per la migliore trovata pubblicitaria in campo politico, vincerebbe di sicuro. Il problema sarebbe farlo salire sul podio, ma esistono dei sedioloni chicco soppalcabili a molla che potrebbero fare al suo caso. La sua tanto sbandierata riforma punta ad una miglioria della P.A. : mossa geniale in effetti, gli italiani hanno una percezione distorta della burocrazia pubblica, è stranamente passato il messaggio d'una classe politica che approfitta smaccatamente delle proprie posizioni di privilegio, rubacchiando qua e là, collezionando poltrone come bandierine del Risiko: strano che la Brunetta dei Poveri (i ricchi in questo Paese sono sempre di meno, e sempre più ricchi) non abbia posto l'accento sul dipendente pubblico per eccellenza, ovvero il politico di professione, piuttosto che sul povero messo comunale, magari un po' sbadato ed annoiato dalla monotonia lavorativa. Certo i fannulloni sono una razza deprecabile, e allora perchè non iniziare dai simpatici fancazzisti assisi sui banchi di Montecitorio per una reale riforma dei servizi e dei costumi del pubblico? Lo spreco è superfluo di questi tempi, ed il PIL cresce al ritmo dei capelli di Berlusconi, cioè è in caduta libera. Solo che lo Stato non ha i soldi per il trapianto. Ma urgerebbe un trapianto radicale di classe politica, questo paese pare addormentato da un incantesimo stregonesco, e di certo non basterà il bacio del Renatocchio Brunetta per svegliarlo del tutto. Forse ci manderà in coma definitivamente, ma poi non potremmo neanche decidere in autonomia di staccare la spina, costretti ad un limbo di non vita apparente. Lo Stato è in debito, vuol dire che c'ammazzeremo a rate. Sempre che qualcuno ci faccia un prestito. Meno male che c'è Brunetta: lui è ottimista di natura, del resto chi nelle sue condizioni non lo sarebbe? Fallo pure pessimista!".

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