mercoledì 4 febbraio 2009

La Parlesia:

"Scartiloffista o scatuozzo? Scatuozzo o scartiloffista?". E' il dubbio amletico che attanaglia il boss camorrista nel paradossale "No grazie, il caffè mi rende nervoso", mitico film dei dorati anni ottanta (in confronto a quelli attuali mi andrebbero bene ache gli anni di bronzo, basta che non siano quelli di piombo!) con Lello Arena nella parte del giornalista Michele alias Funiculì Funiculà, e Massimino Troisi in un cammeo particolare, in cui interpreta il "personaggio Troisi", così lontano dalle bozzettistice caricature partenopee del periodo, e che verrà invece schiacciato dalla tradizione folclorica napoletana, morendo ammazzato in un pianino meccanico che vomita sempre le medesime ed ipnotiche note di "Funiculì Funiculà". E per comprendere le parole di quello stranulato monologo malavitoso, pubblico un divertente manualetto di lessico camorristico di antico stampo, la cosiddetta "parlesia", gergo cifrato appannaggio di lestofanti e scaricatori di porto della peggior risma. Buon divertimento!

Dizionaretto della Malavita Napoletana

Abbuzzatore: Ricettatore
Accammuffare: Accorgersi di essere stato o stato per essere derubato
Acetaiuolo: Ubriacone
Afflitto: Detenuto
Annasà ‘o pullastro: Accertarsi se la vittima sia una facile preda o meno
Arricamare: Tatuare

Babbio: Carcere
Baiaffa: Pistola
Baiaffa a panzarotto: Pistola infilata nella cintura dei pantaloni
Baratto: Bottino, o tangente sul gioco
Barbazzale: Catena d’oro
Bardascia: Prostituta
Basista: Chi prepara o predispone un’azione criminosa
Bevuto: Arrestato
Bobba: Veleno, pasto carcerario
Bocone, bocolo: Orologio
Briglia: Laccio d’oro
Brigo: Brigadiere
Buccaccia: Tasca

Cacafuoco: Rivoltella
Cacciatore: Giudice istruttore
Caina: Guardia di finanza
Cammisa ianca: Incensurato
Camorra: Provento delle tangenti, del pizzo, del lenocinio, ecc.
Cangio, cangia: Il complice o la complice, ma anche il cafone facile a truffarsi
Capa arrapata: Detenuto
Capintesta: Capo assoluto della camorra
Capintrito: Capo del quartiere
Capscerod: Maresciallo, in gergo zingaresco
Cara: Stazione ferroviaria
Carnente: Consanguineo
Carrubbe: Carabinieri
Carta ‘e butteglia: Banconota di piccolo taglio
Carta ‘e tressette: Individuo manesco
Cascia: Petto
Castiello: Tasca interna della giacca
Catania: Borsetta da donna
Cavallo: Complice del borseggiatore che prende in consegna la refurtiva
Cavallo ‘e ritorno: Restituzione, dietro pagamento, della refurtiva al legittimo proprietario
Chiacchierone: Il giornale, ma anche tutto quello che fa rumore durante le operazioni criminose
Chiagnistelle: Orecchini
Chiammat’ ‘e core: Il chiamare in giudizio i correi, o il fare il nome dei complici
Chionze: Occhiali
Chionzo: Individuo facile a derubarsi
Cicoria: Albergo, locanda in cui trattenersi con prostitute
Cincofrunne: Schiaffo
Corda: Polizia
Correnta: Furto su auto
Correntista: Chi compie furti su auto
Corrento: Furto su mezzi tipo filobus ecc.
Coscia ‘e cavallo: Mitra
Cotta: Pasto carcerario
Craparo: Persona taciturna
Cravaccante: Pantaloni
Cucista: Orologio o anello in similoro
Cucuziello: Un mese di carcere
Cucuzzone: Un anno di carcere
Cuntaiuolo: Contabile

Dama: Presidente della Corte
Dragumane: Procacciatore di clienti per gli alberghi
Drigna: Porta da scassinare
Drusiana: Prostituta
Duvere: Duello blando

Fangose: Scarpe
Fardaiuolo: Individuo poco raccomandabile
Fecato a otto: Delatrice
Fedele: Cane da guardia
Femmena mia: Donna “protetta”
Femmenella: Travestito
Ferrare: Carabinieri addetti alla detenzione
Fibbia streuza: False generalità
Fiorato: Derubato
Frisella: Giudice
Furlocco: Persona ingenua, facile da derubare
Furticillo: Orologio

Gancio: L’indice e il medio usati nell’arte del furto
Giusta: Polizia
Graffo: Borseggiatore
Grano, granelle: Denaro
Guappo: Uomo temuto e rispettato

Iango: Non portare a termine un colpo per il sopraggiungere della polizia
Ianna: Fidanzata del pregiudicato

Lasagna: Portafogli
Leccaricotta: Lenone
Lenticchie: Orecchini
Liegge liegge: Introduzione leggiadra della mano nella tasca della vittima
Livorde: Rivoltella

Maganzese: Delatore
Magnaricotta: Lenone
Magnata ‘e grammegna: Scarsa refurtiva
Mammasantissima: Boss
Marrocca: Spiata
Martino: Coltello
Mast’ ‘e carico: Falsificatore di monete
Mast’ ‘e sghiffo: Spacciatore di monete false
‘Mpunitura: Pistola giocattolo
‘Mpuosto: Agguato
Muffo: Spia
Mulignanella: Poliziotto di primo pelo
Muscolo: Braccio

‘Ndrico: Guardiano notturno o sorvegliante
‘Nfamità: Tradimento
‘Ngriccare: Tacere, non confessare
Nik: Niente
Nonna: Complice del borsaiolo che distrae la vittima
‘Ntaccata: Sfregio al viso
‘Ntinno: Orologio
‘Nzaccagno: Coltello

Ommo pusitivo: Uomo di coraggio
Orecchione: Telefono

Palo: Complice del ladro, incaricato di dare l’allarme
Palomma: Il biglietto, o la notizia che il pregiudicato riesce a far avere ai familiari
Pappio: Portafoglio
Paranza: Gruppo di malviventi
Passante: Anello
Percuoco: Vigile urbano
Per’ ‘e puorco: Ferro utilizzato per aprire le serrande
Pippa: Chiave fasulla
Pistolo: Prete
Pizzo: Tangente
Pollanca: Giovane prostituta
Pruvulillo: Giovane ladro
Pugnetura: Ferita di coltello poco profonda

Rapesta: Rapina
Ricanna: Rivoltella
Ricchione: Pederasta passivo
Ricuttaro: Lenone
Riforgia: Rivoltella a due canne
Rocchia: Gruppo di ladri
Rogna: Polizia
Rundinella: Messaggio clandestino

Sala: Divisione della refurtiva
Santosa: Chiesa
Sbruffo: Tangente
Scarda dint’ all’ uocchio: Delatore
Scarparo: Ladro
Scartellata: Pistola
Scartiloffio: Il tipico “pacco” napoletano, furto con destrezza
Scartiloffista: Specialista dello scarti loffio
Scatuozzo: Specialista del furto con scasso
Scelpa: Refurtiva, stoffa in cui s’avvolge qualcosa
Sceruppo: Bevanda alcolica
Scheggia: Ruota di automobile
Sciampagna: Amico del ladro
Sciurumme: Oggetti d’oro
Scummazza: Furto di poco valore
Scuorzo: Cappotto
Settesolde: Coltello a serramanico
Sfarziglia: Coltello a lama lunga
Sgarro: Violazione del codice d’onore, tradimento
Sghizzo: Bisca
Sgranà: Banchettare
Smamma!: Tipica espressione del palo
Socra: Pasto carcerario
Sparpagliare: Disperdersi dopo il colpo
Spicchio: Vecchio
Stardone: Carcere
Sullazza: Sigaretta

Tarallucce e vino: Fatto grave risoltosi senza conseguenze
Terzo: Padrino
Tienatella: Invito a non muoversi
Ting-tang: Bicicletta
Tirata: Duello
Tracco: Vestito
Treglia: Banconota da grosso taglio
Trimm: Temperino
Trumbetta: Delatore

Uattazzo: Vecchio pregiudicato
Ubberienza: Codice della malavita

Vavusiello: Giudice
Vertola: Tasca del pantalone
Vocra: Pasto carcerario
Volante: Borseggiatore all’opera su di un mezzo di trasporto
Volpe: Poliziotto

Zaffio: Poliziotto
Zanzibar: Impresa o organizzazione commerciale inesistente, che svanisce nel nulla dopo aver truffato le persone
Zaraffo: Spalla, complice
Zeppa: Arnese usato per scardinare le porte
Zi’ Giustina: La giustizia
Zippa: Chiave originale
Zompafuosso: Coltello
Zumpata: Duello con i coltelli

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