sabato 3 aprile 2010

E' la satira , bellezza!

“Sporco com’ era di alghe e di salsedine, sembrava selvaggio, così, gridando e andando di qua e di la sulle rocce le fanciulle si sparsero. Ma sola, ferma, rimase la figlia di Alcinoo”. Di fronte a Nausicaa si stagliava un gigante, ramingo e straccione, un viandante del mare: il suo nome era Ulisse. Chissà come i nibelunghi leghisti accoglierebbero oggi il “barbaro”, lo straniero Ulisse? Non di Nausicaa cingerebbe le gambe; i palmi di salsedine, le mani tremanti, rivolte inermi alla Celere, il canto del migrante ridotto a nenia di sirene laceranti, d’un blu accecante. I respingimenti come unica ratio, vessillo di smeraldo ad agitar le fiere d’un populismo da corrida: possibile che i peana non trovino ricetto, che la politica mostri il ghigno invece di tender la mano? “Negro!”, ed è borborigma limaccioso della bassa; “Negro!”, ed è un cristo nero crocifisso alla miseria di Rosarno; “Negro!”, ed è satira urticante a sbeffeggiar politica e malgoverno. Per la seconda edizione della Rassegna Internazionale di Satira, Napoli si stringe a coorte, testuggine d’inchiostro attorno agli autori satirici più irriverenti e stoici su piazza. E se l’anno passato il bersaglio erano vizi boccacceschi e lepidezze postribolari della “Casta poco casta”, ( Novizi: nuovi vizi per nuovi satiri) quest’anno le frecce al curaro s’intingono per resistere “contra barbaros”, contro quegli istinti xenofobi che sferzano lo Stivale, a contaminarne lo spirito. “Sono lieto di ospitare questo evento all’Ordine dei Giornalisti Campani”, sottolinea il Presidente Ottavio Lucarelli, “il giornalismo dovrebbe essere il cerbero del potere, ma a volte è solo un cagnolino da compagnia: e la satira nella sua matrice pungente serve proprio a ridestarne il morso”. Satira e giornalismo, due pilastri a rintuzzare lo strapotere politico e mediatico di una partitocrazia onnipresente. “Questa dell’Ordine è solo una costola del Comicon 2010 ”, aggiunge Claudio Curcio, direttore del “Napoli-Comicon”, il salone internazionale del fumetto, “siamo giunti alla dodicesima edizione, dedicata quest’anno al tema del “nero”, pronti ad invadere la città, da Sant’Elmo alla Mostra d’Oltremare”. Il grande Paz, al secolo Andrea Pazienza, lasciò un’ opera incompiuta proprio nelle sale della Mostra, in occasione di una lontana fiera del fumetto dell’87. “E speriamo che la vetrina del Comicon serva a recuperare questo murales ispirato alla battaglia di Anghiari, lascito spirituale di un genio morto prematuramente l’anno dopo”. “Sulle orme irriverenti di Pazienza ci siamo chiesti: perché non aggiungere una lettera in più al nero? Ed ecco come nasce “Negro!”. Mario Natangelo, vignettista e curatore della rassegna, è convinto che “il focus sia da puntare sul problema immigrazione: dopo Rosarno non si può più dire di non sapere, lo shock di quelle immagini è stato un pungolo. L’indifferenza è sorda e cieca, e noi vogliamo squarciarne il velo, perché la satira sia un megafono dissacrante di verità, contro inciviltà ed ignoranza”. Vauro, Marassi, Franzaroli, Cavaliere, Natangelo; la francese Charlie Hebdo, l’iberica El Jueves, e molti altri ancora. Perché “la verità è sempre nuda, e basta questo a capire che razza di zoccola è”. Paz docet.

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