sabato 7 febbraio 2009

Ode a Berlusconi:

"Si compie il destino, si tesse la tela setosa del ragno;
Nessuna prece, nessuna lacrima persa per te, burattino di stagno!
Truce folletto nasuto e farsesco,
Guitto d’Acerra dal ghigno beota,
Risuonano nell’aria note assai cupe, di pece più nere,
Un ultimo requiem cantato per te;
Le Erinni furiose volteggiano in coro:
Megera, Tisifone e poi l’infida Aletto,
Si affilan le unghie per l’ultimo volo!
Attento Berlusconi, ti puntano alfine,
Calando dall’alto frementi e giulive.
Ecco son giunte: ti beccano il capo, t’afferrano il (poco) crine!
Ma tu non temere, son truci d’aspetto,
Non fartene un cruccio, non è per dispetto!
Annunciano liete lo squillo supremo,
Quel dì del Giudizio che giunse per tutti:
Vedo Caronte che attende col remo,
Mentre Persefone mi tende la mano,
Odo poi urla che straziano il petto…
Guarda che demoni, mamma che brutti,
Li guardo, sgomento, mi paiono ratti!
E’ il giorno dell’ira, che albeggia lassù
Rischiara il tuo volto Berluska di fiele,
Ma tu non frignare, sorridi lo stesso,
Saluta Plutone che ti tira da presso!
Per l’ultima volta, conosci chi fosti,
E rendici il conto a imperitura memoria:
Se il cuor non ti piange neanche in quest’ora,
Allora Tappone che peste ti colga,
Tramonti la sera,
E senza più indugio
Ti venga il colera!"

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