sabato 15 ottobre 2011

"Napoli è Tua" ed il destino che l'attende




"Napoli è Tua", il soggetto politico nato su base cittadina a Napoli, ha raggiunto, nelle scorse elezioni, un risultato inaspettato: 4,6 % sul livello territoriale, 8 consiglieri comunali, 9 municipali eletti. Ha scritto un suo Statuto preliminare ed un Manifesto dei Valori, la Base si è periodicamente incontrata per dar vita ad un Movimento strutturato, una sintesi tra la solidità partitica e la movimentazione attiva e coordinata. Il Sindaco De Magistris ha finora evaso le domande sulla costituzione dello stesso poste dalla Base, proponendo (al momento nulla però è pervenuto) uno Statuto scritto di suo pugno che dovrà dare regole definitive a Napoli è Tua. Regole condivise o calate dall'alto sic et simpliciter? Ai posteri.....




“Voglio contribuire a creare un movimento politico organizzato”. L’ha affermato più volte il Sindaco De Magistris, nel corso dell’incontro tenutosi lunedì 12 settembre presso l’antico refettorio di S. Maria La Nova con gli ex candidati della Lista Civica “Napoli è Tua”. Presenti anche i consiglieri comunali, con il capogruppo Vittorio Vasquez, e i nove consiglieri delle singole municipalità della ex Lista Civica fortemente voluta e “creata” dallo stesso De Magistris.
Un plesso che porta bene al Primo Cittadino, è lì che radunò i suoi sostenitori armato di megafono dopo la prima vittoria al ballottaggio, lanciando la volata per la sua futura elezione a Sindaco. “Adesso dobbiamo passare al livello successivo”, continua De Magistris, “nel Paese ci sono forti spazi per creare un movimento politico organizzato”; sguardo fermo, l’afa pomeridiana imperla la fronte, il pensiero si fa fluido: “Un movimento tale non può essere un partito, né una lista civica, né un’associazione. La voglia di politica non va dispersa, è da Napoli che deve partire l’ideazione di un nuovo modus operandi per far politica. “Napoli è Tua” potrebbe essere la parte iniziale di un movimento nazionale, ma non sono io che devo decidere. Non sono io il soggetto proponente”. Le istanze civiche si condensano, c’è voglia di rinnovamento politico, Napoli pare essere “l’ombelicus mundi” di un ordito politico che si va sfilacciando: in questo momento di profonda emergenza per la partitocrazia ufficiale, l’occhio del Paese, seppur cerchiato e livido per i segni della crisi economica, guarda al laboratorio politico che ribolle in città.
Un fermento che riporta ai fasti repubblicani di secoli orsono, quando il civismo illuminato si propose di rifondare le basi costituitive di una monarchia borbonica asfittica, su fondamenta costituzionali e democratiche. Segno che la società civile partenopea, ma non solo, vuol essere cittadinanza informata, massa critica attiva, protagonista sulla scena di una politica ormai declinante, attraversata da personalismi e vezzi pulcinelleschi, incapace di vedere al di là del proprio naso priapesco. Rinascimento civico. La “base” di Napoli è Tua si muove in questa direzione: “Abbiamo già uno Statuto, ispirato ai valori della carta Costituzionale, ampiamente condiviso da tutti ex candidati ed attivisti della Lista Civica, ci stiamo organizzando per reperire la sede della segreteria politica, abbiamo le idee e le competenze e la voglia di condividerle con la cittadinanza. Attendiamo una risposta dal Sindaco al riguardo”.
Un sito internet innovativo, che metta in comunicazione cittadini e gruppi consiliari, assessorati e Sindaco; politica territoriale ed articolazioni civiche che fungano da agorà pubbliche di dibattito ed incontro politico. In poche parole un nuovo orizzonte partecipativo per i napoletani. De Magistris vola alto: “Napoli è Tua può far parte di un Movimento politico più amplio, su base nazionale: un movimento che affianchi i partiti nella via del risanamento. Mi muoverò nell’ottica di creare qualcosa di più grande che incida sul territorio nazionale. Il livello successivo è la strutturazione, una sede, entro quindici giorni proporrò la mia idea di Statuto, con struttura snella, portavoce designati ed un consiglio che prenda decisioni rapide”. Ma la strada per la partecipazione democratica ha i suoi tempi, a volte più sedimentati: sul tavolo una proposta di Statuto per un movimento civico di cittadini, ex candidati, nato in pochi mesi e che è arrivato al 4,6 per cento a livello cittadino, secondo gruppo di maggioranza a Palazzo San Giacomo, con otto consiglieri comunali e nove municipali; dall’altra una contro-proposta del Sindaco per un movimento popolare e politico, “ma non alla Grillo, per capirci”. Tra quindici giorni se ne saprà di più".

I quindici giorni sono scaduti da un pezzo ormai. E se, giustamente, non vuole esser lui il soggetto proponente, chi scriverà (o sta già scrivendo) lo Statuto ed il Manifesto di Valori Politici per NèT? E perchè le nostre proposte non sono state mai discusse pubblicamente? E questa la democrazia partecipativa? Domande legittime, non dogmatiche, bisognose di risposte, che finora non si hanno per pervenute.

Ulteriori approfondimenti: articolo pubblicato su "Il Giornale di Napoli, in data 24/11/2011:
http://93.63.239.228/archivio/2011/Settembre/24/Giornale_di_Napoli/24-04-pag.pdf

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