Il buco del Comune di Napoli è pari a circa due miliardi di euro. E a quanto trapelato in questi giorni, per gli ispettori della Ragioneria di Stato non basterebbero nemmeno 80 anni per riscuotere i crediti, che tra multe e tributi ammontano a oltre 400 milioni di euro.
A salvare Giggino Murat dal possibile dissesto finanziario potrebbe essere solo un decreto montiano, via Qui rinale, per consentire il riequilibrio finanziario come già fatto in passato per altre realtà ed enti, come fu per Roma. La norma servirebbe in primis per le società partecipate, in cui si registrano le cifre in rosso più preoccupanti.
Ma per ora Bela Montosi sembra non voler ascoltare la richiesta del Divin Giggino. E la delibera per il riequilibrio del bilancio va approvata entro fine mese, salvo deroghe dal Ministero dell’Interno.
Altrimenti diventerà impossibile pagare gli stipendi dei dipendenti delle società partecipate, molti dei quali già in ritardo da mesi.
Come quelli degli operatori di Napoli Sociale, motivo per cui il caro D'Angelo assessore sta sbaraccando, togliendo baracca equosociale e burattini assistenziali, da Saint James Palace Hotel.
L'ennesimo gratta-capo per il Capo, in attesa di andare a Roma per un seggio o al minimo per una gratta-checca.
Nessun commento:
Posta un commento